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Un inno di Raffaele De Somma riproposto dal duo Solidoro-De Vita per omaggiare Guglielmo Marconi nel 150esimo della nascita

COPERTINA LIBRO RAFFAELE DE SOMMA

“Musica natalizia a Gallipoli e dintorni” il nuovo volume di Luigi Solidoro dedicato alla tradizione musicale natalizia

“La tradizione musicale natalizia
costituisce un tesoro spirituale e culturale immenso
che ci è stato tramandato, impreziosisce la devozione genuina
di tanta gente diversa in tutte le latitudini del pianeta
e arricchisce in modo singolare la nostra terra e la nostra città.

È giusto esserne fieri ma è doveroso altresì esserne custodi gelosi,
cultori seri e attenti, interpreti fedeli e appassionati.
Occorre perciò preservare il patrimonio musicale trasmessoci dai nostri avi

da manomissioni indebite, da commistioni spurie o ibridismi discutibili …

Ed è proprio questo il senso e il valore del prezioso lavoro di Luigi Solidoro.


Questa pubblicazione infatti è un notevole contributo a “rieducarci”
all’ascolto della pastorale e delle altre composizioni natalizie.

Egli, col rigore dello studioso, con la competenza del professionista

e con la passione indomita del “cercatore di perle preziose”
– ne trova anche di originali –
ci offre così una strenna natalizia davvero pregevole
e per la quale noi tutti dovremo essergli immensamente grati”.

(dalla Prefazione di don Salvatore Leopizzi)

quarta di copertina del libro di Luigi Solidoro "Musica natalizia a Gallipoli e dintorni"

Presentazione della biografia “Raffaele De Somma. Musicista a cavallo di due secoli” di Luigi Solidoro e Laura De Vita

Il volume sarà presentato mercoledì 13 settembre 2023 alle ore 19:30, presso il Santuario di Santa Maria del Canneto a Gallipoli (piazza Aldo Moro), con la partecipazione del Vicesindaco della città di Gallipoli, avv. Antonio Piteo, del rettore del Santuario Don Gigi De Rosa, del presidente di APSEC Odv Lecce, dr. Pompeo Maritati, e dei due autori Solidoro e De Vita che, al termine, eseguiranno anche una performance musicale.
La presentazione è a cura di Elio Pindinelli, presidente dell’Associazione Gallipoli Nostra, nonché vice presidente della Società Storica di Terra d’Otranto.
Modera l’incontro il dr. Eugenio Chetta, Presidente dell’Associazione Amart.

Raffaele De Somma è stato un musicista vissuto tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Gallipolino di nascita, a differenza di molti suoi colleghi concittadini, ancorati al paese natale, trascorse la sua vita in giro per varie città italiane, componendo musica e dirigendo bande e orchestre, riscuotendo successi e onori.
A Gallipoli, questo istrionico musicista viene ricordato per due motivi precisi:
1) perché autore di un inno a santa Cristina, patrona secondaria della città, eseguito ancora oggi,
2) per essere stato, dal 1897 al 1909 circa, il direttore della banda cittadina di Gallipoli, chiamata “banda del popolo”, in netta contrapposizione con la “banda municipale” (sovvenzionata dal Comune) diretta da Prisciano Martucci.
Dal 1920 in poi, la produzione musicale del De Somma risentì dell’ideologia fascista, motivo per cui, dopo la Seconda Guerra mondiale, venne presto accantonata.
Oggi però, questa produzione musicale risulta essere di grande interesse storico – musicologico per tutti gli appassionati e per gli studiosi del settore.

Questo volume è il sesto della Collana “Musicisti Salentini”, dopo le biografie relative a Ercole Panico, Gaetano Briganti e Francesco Luigi Bianco, il saggio su Frate Serafino Marinosci, e l’importantissimo volume “La fanfara di Gallipoli” che ha narrato, per la prima volta in assoluto, la storia e l’evoluzione della banda jonica. Una collana ideata curata da Luigi Solidoro e Laura De Vita.
L’anno scorso, durante la presentazione del volume era già stato anticipato a tutti i presenti che i due autori stavano lavorando a una nuova biografia che avrebbe chiuso il cerchio sull’argomento “banda musicale gallipolina”. Promessa mantenuta con questo nuovo volume, ricco di documenti inediti, di lettere manoscritte, di spartiti e di foto d’epoca, per la maggior parte provenienti dall’archivio privato degli autori e reperiti nel corso degli anni con passione e pazienza.

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